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Autori: Irene Dimasi, Gaia Fantini, Arianna Venturini e Federica Boggiani

[Blog creato per il progetto d'esame universitario, UNIPV, del corso di Comunicazione digitale]

venerdì 31 maggio 2013

Museo della tecnica elettrica


Il museo, di recente costruzione, è una struttura lontana dai classici e stereotipati musei  in quanto si autodefinisce un centro di educazione dove il visitatore può conoscere ed apprendere sperimentando.
1937 è la data del primo brevetto elettrico che dà l’avvio alla storia delle telecomunicazioni che porta a sua volta alla nascita dei processi sociologici, culturali ed umanistici come li conosciamo oggi.
Gabbia di Fahreneit à Uno dei primi esempi di trasformatore, con corde in rame.
Nel 1952 Franklin dimostra che il fulmine è di natura elettrica, dando il via ad una serie di sperimentazioni per tentare di controllare ed incanalare questa nuova fonte di potere.
Tra i primi settori a sperimentare l’energia elettrica vi è certamente la medicina, che impiega l’elettricità per trattamenti differenti (la cura per il mal di testa, ad es.). Nella prima metà dell’800, l’elettricità entra nei laboratori e viene sfruttata nel settore comunicativo (telegrafo) e in quello dell’illuminazione (luce elettrica).
1876-1879 date dei primi brevetti del telefono (Bell e Meucci). Il telefono trova un immediato riscontro a livello sociale sia da punto di vista politico sia tecnologico, in quest’ultimo caso, dovuto soprattutto alla crescente richiesta e diffusione che in poco tempo lo riguarda. Telegrafo e telefono convivono, fianco a fianco, per molto tempo soprattutto per quanto riguarda le comunicazioni ufficiali (del 1848 è il primo messaggio che dall’Inghilterra raggiunge l’America).                                                                                                                                            
Le prime chiamate in teleselezione risalgono al 1913 (1961 prima chiamata in teleselezione da Torino a Roma)
La luce elettrica: l’invenzione della lampadina spalanca le porte al settore della luce elettrica, non solo dal punto di vista culturale-sociale per la radicata credenza nel binomio luce=bene vs buio=male, ma soprattutto per l’acquisizione del potere culturale associato a questa scoperta (potere di controllo legato all’accensione e spegnimento della fonte di illuminazione, a proprio piacimento). La lampadina inizia ad entrare anche nel mondo dell’arte, divenendo ben presto principale elemento decorativo. Del 1853 è la prima lampada ad arco e, a Parigi, già nel 1881 ve ne sono 4000 esemplari; la lampadina così come la lampada ad arco vengono inventate quasi in contemporanea tuttavia la lampadina entra in commercio successivamente perché difficilmente adattabile e più costosa.
Curiosità: In Italia, è Torino la prima città ad essere illuminata dalla luce elettrica; nel 1883 si comincia a pagare le prime bollette per la luce elettrica; la fama di Edison si deve quasi esclusivamente al fatto che mise in commercio la corrente elettrica. La prima centrale elettrica italiana sorge a Milano nel 1883.
La radio: Nel 1895 G.Marconi (1909 vince il premio nobel per la fisica), dopo numerosi esperimenti, realizza finalmente uno strumento che permette di comunicare con telegrafia, senza fili, tramite onde radio e già nel 1903 riesce ad inviare un messaggio a distanza di due continenti. Le prime applicazioni di questa sua scoperta, grazie alla decisione di Marconi di donare la sua scoperta alla marina italiana, porteranno alla radio. Nel 1924, in Italia, iniziano le prime trasmissioni radiofoniche contribuendo all’apprendimento, allo sviluppo e diffusione della lingua italiana (la radio in broadcasting è il primo mezzo di comunicazione di massa per le persone analfabete). Solo a partire dagli anni ’30, l’Italia, comincia ad intuire l’importanza ed il valore della comunicazione radiofonica cominciando ad applicarla al settore politico e alla sua propaganda; tuttavia per questo settore il cinegiornale avrà più seguito.

La televisione:
- 1954 nascita della Rai
- a partire dagli anni ’60 iniziano le registrazioni su nastro, quindi la commercializzazione dei VHS. In principio, l’uso della tele era legato alla fruizione comunitaria con la visione di programmi legati alla diffusione di notizie ed informazione di interesse collettivo/di massa; questo cambia con il diffondersi degli apparecchi televisivi prima e con la nascita di nuovi programmi poi solo grazie alle reti statali. E’ con l’introduzione dei privati nel settore che la televisione cambia faccia perché vi è differenziazione e moltiplicazione di programmazione, con format più accattivanti e divertenti; la televisione non è più uno strumento educativo ma diviene uno strumento di intrattenimento.
- Fine anni ’70/inizi anni ’80 è il periodo delle serie televisive, dei giochi a premi e dei quiz che accompagnano e sostengono la giornata lavorativa di mogli e casalinghe, soprattutto.


Internet: nel 1989 nasce internet

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